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Nel nostro precedente articolo sul cicloturismo, abbiamo evidenziato come questo segmento sia in rapida crescita all'interno del panorama turistico italiano, con un'importante rilevanza nel contesto del turismo attivo. Nel 2023, l'Italia ha registrato quasi 57 milioni di presenze legate al cicloturismo, confermando che viaggiare in bicicletta è una modalità sempre più apprezzata dai turisti.
Il binomio enogastronomia-turismo in bici apre nuove prospettive
Cosa cercano i cicloturisti? Uno degli aspetti più significativi che emergono dai dati sul cicloturismo è che esso viene vissuto come un'esperienza di scoperta e immersione nel territorio, attirando turisti alla ricerca di un'offerta completa e di qualità. Questi viaggiatori desiderano riconnettersi con la natura ed esplorare le attrazioni artistiche ed enogastronomiche locali. Il legame tra cicloturismo e turismo enogastronomico, una risorsa strategica per l’Italia, sta diventando sempre più stretto. Con la crescita del turismo globale, il patrimonio enogastronomico, intimamente legato alla cultura locale, diventa un elemento chiave per attrarre turisti interessati all’autenticità dei luoghi che visitano.
L'offerta enogastronomica italiana è straordinaria: con ben 328 prodotti DOP, IGP e STG, l'Italia è il Paese leader in Europa per numero di prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica. Questo patrimonio unico rappresenta un vero e proprio richiamo per cicloturisti e amanti della buona cucina, che condividono la passione per un turismo lento, basato sul contatto diretto con la natura e la scoperta dei territori.

Il cicloturismo come connessione tra natura e cultura enogastronomica
Il cicloturista predilige percorsi che si snodano tra borghi e strade a bassa percorrenza, fermandosi nei luoghi dove può incontrare e apprezzare i prodotti locali. Il viaggio in bicicletta offre il tempo per gustare i sapori del territorio e scoprire le tecniche di produzione tradizionali. Questo tipo di turismo lento permette non solo di apprezzare la bellezza paesaggistica, ma anche di vivere la cultura culinaria che caratterizza ogni regione.
Grazie alla sua natura di "slow tourism", il cicloturismo si rivela uno dei modi migliori per conoscere il patrimonio enogastronomico italiano. Allontanandosi dalle rotte battute dal turismo di massa, i cicloturisti esplorano percorsi più autentici e meno affollati. Inoltre, il profilo del cicloturista è generalmente quello di un viaggiatore ad alta capacità di spesa, che cerca esperienze genuine legate al territorio. Di conseguenza, le potenzialità di crescita di tutto l’indotto del cicloturismo enogastronomico sono enormi.
Benefici per le comunità locali
Nell’estate 2024 abbiamo visto in diverse città manifestazioni contro il turismo di massa, on slogan come «Turisti, tornate a casa» e «Il turismo uccide la città». Le proteste si sono rivolte contro il fenomeno dell’overturism, che si verifica quando una destinazione riceve più visitatori di quanti possa sostenere. Questo porta a conseguenze negative per l’ambiente, le infrastrutture locali e l’autenticità culturale. L'esplosione del turismo di massa, incentivata da piattaforme come Airbnb e voli low-cost, ha generato un vero e proprio rifiuto del turismo in molte località sovraffollate, dove non è più visto come una risorsa ma come una minaccia per le comunità.
In questo contesto, il cicloturismo enogastronomico si presenta come un’alternativa sostenibile al turismo di massa. Grazie alla sua natura "slow", è capace di rispettare l’ambiente e le comunità locali, sostenendo l’economia del territorio senza intaccarne l’autenticità. Il cicloturismo può rappresentare una soluzione ai problemi dell'overturism, contribuendo a ridurre il degrado ambientale, il sovraccarico delle infrastrutture e la perdita di identità culturale nelle destinazioni turistiche.
In sintesi, il cicloturismo enogastronomico non solo valorizza le risorse del territorio, ma promuove un modello di turismo più sostenibile e rispettoso, capace di generare benefici concreti per le comunità locali, favorendo un turismo di qualità e lontano dagli eccessi del turismo di massa.
3 itinerari enogastronomici in bici in Italia
Se l’idea di partire in bici ti incuriosisce, ecco tre classici itinerari enogastronomici in bicicletta in Italia che offrono una combinazione perfetta di paesaggi mozzafiato, cultura locale e delizie culinarie:
Le colline del Chianti

Il Chianti è una delle regioni vinicole più famose al mondo, nota per il suo vino omonimo e per i suoi paesaggi idilliaci. Pedalando tra le colline toscane, si attraversano vigneti, borghi medievali e castelli, con possibilità di fermarsi per degustare vini pregiati e assaggiare i piatti della tradizione toscana, come la ribollita, la bistecca alla fiorentina e i pici. Uno degli itinerari in cui cimentarsi è il percorso permanente dell’Eroica, la storica manifestazione ciclistica ispirata al ciclismo classico che si svolge ogni mese di ottobre. L’itinerario si snoda nel cuore delle Terre di Siena attraversando il Chianti, le Crete Senesi e la Val d’Orcia, si caratterizza per il continuo movimento su strade asfaltate e sterrate e può essere completato con qualsiasi tipo di bici durante tutto l’anno. Il percorso è vario, con salite e discese che richiedono una discreta preparazione, ma regalano panorami indimenticabili. Come scoprire la gastronomia locale? Con soste nelle cantine e nelle trattorie locali.
Le strade del Prosecco

Sulla scia dell’Eroica, sulle colline fra Conegliano e Valdobbiadene è nata un’altra manifestazione ciclistica molto apprezzata: Nova Eroica Prosecco Hills. Anche in questo caso, l’itinerario della manifestazione rappresenta un ottimo spunto per avvicinarsi al turismo slow in bici, tra vigne, castelli medievali e antichi borghi, sulla Strada del Prosecco. Questo itinerario di circa 90 Km segue le colline del Prosecco Superiore DOCG. Il percorso è caratterizzato da dolci colline, ideale per ciclisti di livello medio, con numerose opportunità di degustazioni lungo la strada: soste in cantine per degustare il Prosecco e scoprire i metodi di produzione, ma anche tappe in cui assaporare specialità culinarie come l’olio extra vergine Veneto DOP, il miele, i funghi, i marroni e i tanti pregiati insaccati e formaggi locali.
Le Strade del vino e dell'olio nel Salento

Per non dimenticare il Sud della nostra bellissima penisola, aggiungiamo un itinerario anche in Puglia, nel Salento. Questo itinerario attraversa la meravigliosa penisola salentina, tra uliveti secolari, vigneti e borghi storici. Qui, i cicloturisti possono scoprire i famosi vini del Salento, come il Primitivo e il Negroamaro, e gustare l'olio extravergine d'oliva DOP prodotto localmente. Lungo il percorso, ci sono anche numerose occasioni per assaporare i piatti della tradizione pugliese, come le orecchiette, i taralli e il pesce fresco. Il percorso consigliato è tra Lecce, Nardò e Gallipoli, con soste in masserie e cantine locali per degustare vini e oli. Le strade sono prevalentemente pianeggianti, adatte a ciclisti di ogni livello, con il Mar Ionio che fa da sfondo per buona parte del percorso. Si può inoltre sfruttare la rete cicloturistica del SAC Salento di Mare e di Pietre, un'aggregazione territoriale nata per valorizzare i beni culturali dei comuni dell’entroterra di Gallipoli.
In bici tra i vigneti: quest’autunno parti alla scoperta dell’enogastronomia italiana.
Se stai pensando di partire per un itinerario enogastronomico in bici, l’autunno imminente è la stagione ideale. Pedalerai tra i vigneti colorati di rosso e giallo e potrai vedere dal vivo la vendemmia. Non ti resta che prepararti al meglio a questo viaggio col giusto equipaggiamento e la bicicletta più adatta. Per avere qualche dritta in più puoi consultare anche i nostri consigli per organizzare un viaggio in e-bike, utili per pianificare meglio il tuo viaggio.