I puristi del cicloturismo storceranno il naso, eppure la e-bike può essere una grande alleata di chi vuole provare una vacanza in bici. La diffidenza di chi ha sempre viaggiato in bici è legata ai vincoli imposti dalla pedalata assistita: biciclette naturalmente più pesanti a causa della presenza di motore e batteria, autonomia limitata e necessità di ricaricarla a intervalli più o meno regolari, maggior delicatezza di alcune sue componenti e, non da ultima, l’idea che con l’e-bike non si faccia veramente ciclismo. Le prime tre obiezioni rappresentano difficoltà oggettive, ma non per questo insormontabili, mentre l’ultima è un falso mito.
Basta sapere come è fatta e come funziona una e-bike per capire che si può compiere uno sforzo fisico anche con la pedalata assistita, con il vantaggio che quest’ultima riduce la fatica, permettendo a tutti (chi è allenato e chi lo è meno) di percorrere tragitti più lunghi in minor tempo o itinerari che altrimenti sarebbero difficilmente accessibili.
Quanto ai limiti della e-bike, come vedremo in seguito basta organizzare il proprio viaggio in funzione del tipo di bicicletta che si sta guidando, tenendo conto delle esigenze imposte dalle caratteristiche del mezzo elettrico.
Fatte queste premesse, possiamo affermare che la e-bike non rende magicamente il cicloturismo alla portata di chiunque, ma certamente permette a molti, anche ai meno allenati, di avvicinarsi a questo splendido modo di viaggiare, magari cominciando da un itinerario facile e non troppo tecnico. Ad esempio, se un viaggio in bici con bambini al seguito ti sembrava impossibile fino ad oggi, con la bici elettrica e un itinerario adeguato si può finalmente fare cicloturismo in famiglia!